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Intervista del mese di luglio  : La Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini

Intervista del mese di luglio : La Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini

L’Ufficio Comunicazione di HALP ha deciso di dedicare l’intervista del mese di luglio al Presidente della Camera dei Deputati , Laura Boldrini, con il messaggio da Lei inviato all’associazione in occasione del nostro convegno regionale che celebrava la giornata mondiale del rifugiato a Lecce giorno 20 giugno 2013.

  LA PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

 20 giugno 2013

Desidero innanzitutto rivolgere un saluto cordiale a tutti voi e ringraziarvi  per  aver voluto ricordare, con la vostra iniziativa, i milioni di migranti forzati in fuga dai tanti, troppi conflitti che insanguinano ii nostro pianeta.

 Come sapete, per quindici anni della mia vita mi sono occupata in prima persona della difesa dci diritti dei rifugiati, in Italia e altrove. I principi e i valori che mi ispiravano fino a pochi mesi fa — ii richiamo a! diritto internazionale, ii riconoscimento dei diritti fondamentali per tutti gli esseri umani, l’importanza della solidarietà — sono gli stessi che guidano la mia azione nel nuovo incarico istituzionale a cui sono stata chiamata.

 Da Presidente della Camera spero di favorire il dibattito quanto più possibile sereno e scevro da ideologie sul dovere di accogliere chi fugge dal proprio Paese senza potervi fare ritorno. Vorrei anche contribuire a gettare luce sulle crisi dimenticate, sulle guerre, le persecuzioni e Ie violenze troppo spesso ignorate dai mezzi d’informazione.

 E’ di questi giorni l’approvazione, da parte del Parlamento europeo, di un importante progetto di riforma del sistema comune d’asilo, un progetto che accoglie — almeno in parte — le richieste avanzate da tante associazioni ed organizzazioni internazionali negli ultimi anni. Mi auguro che ii nostro Parlamento voglia discuterne al più presto e che si giunga finalmente ad un sistema d’asilo europeo che garantisca standard alti ed uniformi in tutti I Paesi membri dell’UE. Lo dobbiamo a coloro che riescono a raggiungere I’Europa in fuga da violenze e persecuzioni.

Non possiamo dimenticare, a! tempo stesso, che i rifugiati — per oltre l’ottanta per cento — vivono nei Paesi vicini a quelli da cui fuggono. Penso, tra gli altri, agli Stati confinanti con Ia Siria: alla Giordania, ad esempio, la cui popolazione è cresciuta di oltre ii dieci per cento a causa dell’afflusso di uomini, donne e bambini siriani. La comunità internazionale non può lasciare sulle spalle di Paesi gravati da condizioni di vita giã difficili la responsabilità di centinaia di migliaia di persone che chiedono protezione e accoglienza.

 Infine, qui in Italia, con l’impegno vostro – delle associazioni della società civile – e nostro – di istituzioni ed enti locali – dobbiamo affrontare la crisi con un nuovo patto di solidarietà, per dare le risposte più adeguate e più giuste alla domanda di protezione di quanti non hanno ii privilegio di vivere nei loro Paesi in pace e sicurezza.

 Dare pienezza al diritto d’asilo significa anche favorire !‘integrazione e consentire ai rifugiati di ricostruire la propria vita.

 Continueremo a lavorare insieme per realizzare questi obiettivi .

Laura BOLDRINI

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